Conoscere nel dettaglio gli effetti di un biostimolante su una coltura permette di guidare lo sviluppo formulativo, ottimizzare le prestazioni del prodotto, valutarne la possibile applicazione su altre colture e individuare altre potenziali funzioni: ecco quali sono i passi da compiere per valutare l’efficacia di un biostimolante.
Oggi i biostimolanti rappresentano una delle novità più interessanti nel panorama delle produzioni agricole. Trovano infatti largo impiego in agricoltura e possono essere utilizzati per promuovere resa e qualità delle colture, per migliorare l’efficienza d’uso dell’acqua e dei nutrienti e per contrastare gli stress ambientali e di natura abiotica.
La crescita del mercato ha stimolato il processo di adeguamento legislativo, che è culminato con l’inserimento dei biostimolanti nel nuovo Regolamento Europeo sui Fertilizzanti (Reg. Ue 2019/1009). Negli ultimi anni si è anche assistito ad un significativo aumento del numero di progetti e di pubblicazioni scientifiche riguardanti questa ampia classe di prodotti. Gli studi effettuati hanno permesso di conoscere la composizione dei biostimolanti e di caratterizzare le materie prime utilizzate per la loro produzione.
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